Spotted Vesuviana – Napoli Sorrento omofobia
Dalla posta anonima riceviamo questo messaggio “sfogo” :
Volevo denunciare un caso di omofobia subito da tre dipendenti Della vesuviana questo pomeriggio sulla tratta Napoli-Sorrento. Io e un mio amico ci stavamo dirigendo al mare e dopo Torre Annunziata salgono sul treno tra uomini sulla cinquantina, di cui due con una polo azzurrina e una scritta Eav rossa stampata sul petto, un altro con la camicia azzurra a righe e tutti e tre con un marsupio.
L’unica informazioni aggiuntiva che posso fornire è che uno dei tre era senza capelli. A un certo punto il mio amico mi fa notare che i tre ci osservano (lo ammetto, possiamo avere atteggiamenti effeminati a volte, ma non è una giustificazione, considerato il fatto che spesso è per scherzare fra di noi) e iniziano a parlarsi nell’orecchio, a ridere e fare battutacce in napoletano fingendo di essere gay anche loro per deridere noi. La gravità maggiore è arrivata quando il terzo ha iniziato palesemente a scattarci foto e gli altri due intonavano frasi del tipo “we, stiamoci attenti al cuo che i riccioni ce lo mettono dietro”.
Poi uno dei tre ha detto all’altro di “allisciarci” per vedere la nostra reazione. Infatti, continuamente uno dei tre, quello calvo, mi toccava con la mano e col gomito la braccia, avvicinandosi di più ogni volta che cercavo di scansarmi. Ciliegina sulla torta: due ragazzi arabi cominciano a parlare con due dei tre del caldo afoso. Al che uno di loro dice ai due ragazzi: “siete ricc*ioni pure voi? State attenti perché qua ce ne stanno proprio due dietro”. E tutti e quattro hanno cominciato a ridere. Alla fine si chiedono: “ma secondo te i ricc*ioni sono napoletani? Ci capiscono?”.
Cari signori: non solo siamo napoletani e vi abbiamo capito perfettamente ma il sottoscritto parla pure l’arabo e si è dovuto sorbire anche gli insulti in arabi di quegli altri due ignoranti. È davvero vergognoso che gentaglia così rovini tanto l’immagine di un’azienda già dilaniata dai disservizi e dalla cattiva gestione. Vi augurerei di perdere il lavoro ma noi siamo migliori.