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Il trasporto pubblico è un servizio nato per tutti, atto a garantire lo spostamento autonomo di ogni cittadino senza escludere coloro i quali vivono in una condizione di disabilità.

Il concetto di inclusione promuove la partecipazione attiva delle persone con disabilità alla vita sociale, i nostri trasporti dovrebbero porre una lente su quest’aspetto. Lo scopo del seguente testo è quello di spostare la propria visuale e guardare al trasporto con gli occhi della disabilità al fine di garantire la qualità ed afficacia del servizio.

Proviamo per un momento ad ampliare i nostri orizzonti, al di là della nostra regione, restando nel sud Italia, a Bari una ragazza di nome Mariapia racconta che la sua città  garantisce ottime opportunità di autonomia, attraverso la linea di trasporto pubblico urbano.
-M.:“Il taxi solidale riservato ai diversamente abili, garantisce maggiore efficacia, anche per la gestione flessibile delle corse”.
Quando le è stato chiesto cosa suscitasse in lei l’idea di doversi spostare in autonomia, attraverso il trasporto pubblico, ha rispoto con parole che hanno trasmesso un grande senso di serenità: “Gli spostamenti in autonomia in me, suscitano un sentimento di libertà, piena ed inclusiva”.

Libertà, è questa la parola chiave che sta alla base del trasporto pubblico in cui essa si incarna nella consapevolezza di poter arrivare ovunque e le condizioni fisiche non determinano, o in qualche modo influenzano, il viaggio.

La nostra città, seppur a rilento garantisce questa libertà, ma limitatamente.
Molte sono le lamentele per la presenza di pullman senza apposite pedane che permettano la salita della carrozzina. Affinchè una persona con disabilità fisica possa usufruire del pullman in carrozzina è necessaria una prenotazione 24 h prima del viaggio. Sistema che va a limitare la libertà personale e l’uguaglianza. Non si tratta di diritti dei diversamente abili, ma di diritti umani, non c’è classificazione o distinzione la libertà è data dall’uguaglianza.

Il sistema del trasporto dovrebbe essere pronto ad accogliere e trasportare un diversamente abile in ogni momento, è la città che deve adattarsi alle esigenze della persona in condizione di disabilità e non viceversa. 

Infine, Mariapia interviene proponendo un’idea innovativa, che andrebbe presa in considerazione da ogni città e da chi di dovere: -M:”Ci sarebbe ancora molto da fare affinchè il trasporto sia effettivamente fruibile da tutti i cittadini, soprattutto i diversamente abili, potremmo iniziare dal rendere tutte le stazioni e biglietterie accessibili anche attraverso le app e le tecnologie avanzate”
Continua:”Il trasporto influisce negativamente sul principio di inclusione nella misura in cui, sono costretta da passeggero a chiedere assistenza agli operatori per salire/scendere a differenza dei passeggeri non disabili.  E’ necessario quindi rendere agevole e automatizzato l’uso delle pedane”.

di Emma Saraiello


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