Sullo stupro di San Giorgio a Cremano
Riflessione di Antonio Mazzella sullo stupro nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano Aldilà delle motivazioni dei magistrati. Io penso che comunque sia assurda la motivazione e non mi soffermo sulla scarcerazione, magari applicando il codice penale “alla lettera” ci sta pure, voglio andare oltre. Credo che questi tre “ragazzi” comunque siano appartenenti a quel genere di “maschio” che pensa che un episodio del genere sia loro concesso in quanto tali. Credo che passi il messaggio che fare del sesso così, tanto perché in quel momento così mi dice la testa magari perché ho fumato una canna ed ho bevuto un birra in più, sia cosa lecita, soprattutto se lo faccio per strada, costringendo la prima che incontro e chiuso in ascensore della stazione ferroviaria e magari ci faccio entrare anche altri due amici. Magari potrebbe essere che la ragazza sia entrata consenziente in ascensore, magari li dentro, arco di tempo di cui non ci sono immagini, non lo era più, magari quando è uscita, per paura, ha fatto buon viso a cattivo gioco. E poi, dalle prime interviste a sentire gli amici dei ragazzi, la conoscevano tutti, infatti in un passaggio con un loro coetaneo quest’ultimo dice chiaramente che la ragazza aveva problemi psichici, condizione risaputa, magari possiamo dire che approfittare o comunque coinvolgere in una cosa del genere una persona non stabile mentalmente non è poi un atto così nobile, magari smettiamola di creare giustificazioni o alibi a magistrati di stampo patriarcale che non sono automi ma essere umani che applicano un codice, magari iniziamo a tenere conto anche dei referti medici. Magari ci sarebbero tante altre cose, magari, per noi maschi, è il caso di cambiare modo di vedere le cose. Sarebbe ora.Grazie a Lorenzo Gasparrini per l’incoraggiamento ed Rosa Di Carlo per i suggerimenti di correzione.