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Articoli in evidenza sulla Circumvesuviana di Napoli.

  • pratola-ponte - stazione circumvesuviana

    Stazione di Pratola Ponte Pomigliano

    La Stazione di Pratola Ponte Pomigliano – Station express green Il nostro viaggio ci porta oggi in una stazione forse sconosciuta ai più ma che rappresenta un incoraggiante ed esemplare passo in avanti nello sforzo di recuperare tasselli importanti del nostro patrimonio pubblico: Pratola Ponte. Chi pensa che non sia possibile avere una stazione pulita, moderna e sicura, dovrebbe prima passare dalle parti di Pratola Ponte, sulla linea Napoli–Baiano. A primo impatto, impossibile non notare la luminosità e la pulizia dell’ampio ingresso, con tavolini, distributori, monitor funzionanti. All’esterno, invece, da notare gli ampi e ben curati spazi verdi nel piazzale antistante e campo da basket gratuito, da ricordare che vicino alla stazione vi è il bellissimo Parco delle Acque. Il tutto integrato da un notevole servizio di controllo e sorveglianza, composto da una trentina di telecamere di sicurezza e ronde regolari da parte delle forze dell’ordine e della vigilanza interna. Insomma, la stazione di Pratola Ponte si candida come fiore all’occhiello di tutto il sistema Circumvesuviana e come standard al quale tutte le stazioni nostrane dovrebbero tendere. E, soprattutto, come valido modello di collaborazione e sinergia tra EAV e l’iniziativa di privati appassionati (Station express green) e stanchi dell’incuria generale in cui versano le nostre strutture pubbliche. Come ci ha illustrato il sig. Raffaele, pendolare giramondo e uno dei principali promotori di questo progetto, tutto è partito da un bando promulgato da EAV per un serio progetto di riqualificazione della suddetta stazione, da tempo in condizioni alquanto precarie. Progetto che imponeva la soddisfazione di alcuni target imprescindibili, come il rispetto della disabilità nonché la presenza e la tutela del “verde”, in modo da avvicinare la stazione al concetto di “parco urbano”. Obiettivi, questi, ampiamente rispettati, come si può notare dalla bontà del risultato finale, grazie soprattutto alla passione e alla serietà delle persone coinvolte. E a rendere ancora più tangibile questo processo di riappropriazione della stazione da parte della cittadinanza ci pensano le numerose iniziative che avranno la stazione come scenario principale: dagli imminenti tornei di calciobalilla a quelli di basket (e minibasket) fino alla ciclo-pedalata del primo maggio, con relativo angolo tecnico con informazioni e dettagli sul funzionamento e la convenienza delle bici elettriche. Promotore della ciclo-pedalata con partenza dalla stazione di Pratola Ponte è stato l’avv. Mauro Panico il quale ha fortemente voluto che la partenza avvenisse dalla stazione e che già in precedenza ha spinto tanto affinché la stazione venisse riqualificata in modo che le persone perbene sì riappropriassero nuovamente di un bene della comunità. Insomma, Pratola Ponte è qualcosa che va oltre la classica immagine della stazione, un vero e proprio spazio pubblico in cui è piacevole anche solo fare due passi per stare in compagnia e godersi il sole. Video della stazione di Pratola Ponte Intervista a Mauro Panico Provare per credere.

  • Stazione della circumvesuviana di san giorgio

    Sullo stupro di San Giorgio a Cremano

    Riflessione di Antonio Mazzella sullo stupro nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano Aldilà delle motivazioni dei magistrati. Io penso che comunque sia assurda la motivazione e non mi soffermo sulla scarcerazione, magari applicando il codice penale “alla lettera” ci sta pure, voglio andare oltre. Credo che questi tre “ragazzi” comunque siano appartenenti a quel genere di “maschio” che pensa che un episodio del genere sia loro concesso in quanto tali. Credo che passi il messaggio che fare del sesso così, tanto perché in quel momento così mi dice la testa magari perché ho fumato una canna ed ho bevuto un birra in più, sia cosa lecita, soprattutto se lo faccio per strada, costringendo la prima che incontro e chiuso in ascensore della stazione ferroviaria e magari ci faccio entrare anche altri due amici. Magari potrebbe essere che la ragazza sia entrata consenziente in ascensore, magari li dentro, arco di tempo di cui non ci sono immagini, non lo era più, magari quando è uscita, per paura, ha fatto buon viso a cattivo gioco. E poi, dalle prime interviste a sentire gli amici dei ragazzi, la conoscevano tutti, infatti in un passaggio con un loro coetaneo quest’ultimo dice chiaramente che la ragazza aveva problemi psichici, condizione risaputa, magari possiamo dire che approfittare o comunque coinvolgere in una cosa del genere una persona non stabile mentalmente non è poi un atto così nobile, magari smettiamola di creare giustificazioni o alibi a magistrati di stampo patriarcale che non sono automi ma essere umani che applicano un codice, magari iniziamo a tenere conto anche dei referti medici. Magari ci sarebbero tante altre cose, magari, per noi maschi, è il caso di cambiare modo di vedere le cose. Sarebbe ora.Grazie a Lorenzo Gasparrini per l’incoraggiamento ed Rosa Di Carlo per i suggerimenti di correzione.

  • Intervista ad Alessia

    Intervista ad Alessia pendolare della linea Sarno – rubrica “Interviste Veasuviane” Siamo oggi in compagnia di Alessia, 20 anni, assidua utilizzatrice della linea Sarno della Vesuviana. Ciao Alessia, usi molto la vesuviana? Si, da circa nove anni, ormai posso dire che sia una mia seconda casa. Inoltre, credo di essere diventata immune a tutti i microrganismi e di aver sviluppato anticorpi a volontà (ride, ndr). Da quanto tempo conosci Spotted Vesuviana? Da un po’, essendo una frequentatrice abituale della Vesuviana è stato “normale” imbattermi in voi. Hai mai spottato? Si, mi è capitato di spottare! Era il primo maggio dello scorso anno, i treni erano strapieni e vidi questo ragazzo di Barra, mi pare di ricordare… ci fu un continuo scambio di sguardi ma non mi disse mai il suo nome. Contattai mezzo mondo fino a quando non riuscii a trovarlo. Però niente da fare: nel momento in cui lo contattai mi accorsi che era veramente un emerito cretino e quindi tanti cari saluti. Vantaggi e svantaggi della Vesuviana? Il vantaggio principale è che posso rinunciare alla macchina ed evitare così di rimanere invischiata nel traffico e in file chilometriche, come potrebbe capitare utilizzando i bus, per esempio. A meno che non si tratti di un guasto, di uno sciopero o di un altro evento sgradevole, al massimo me la cavo con 5/10 minuti di ritardo. Tra gli svantaggi, sicuramente le numerose fermate e i ritardi che si accumulano, gli odori sgradevoli e la sporcizia, nonché la stessa utenza, data la grande maleducazione che riscontro. In effetti mi capita di assistere a tanti, troppi, comportamenti incivili.Per esempio, non immagini quante volte vedo ragazzini fumare negli ultimi vagoni (non solo sigarette…)! C’è una totale mancanza di rispetto nei confronti di tanti passeggeri e della stessa Circumvesuviana, così si va a rovinare tutto. Un uso corretto della circumvesuviana dovrebbe partire da noi stessi in primis, evitando di gettare carte a terra, scrivere sui sedili, ecc. Alternativa alla vesuviana? Un treno targato Trenitalia con cui mi trovo benissimo.

  • Fotografia Circumvesuviana treno nuovo- spotted vesuviana

    Riduzione del programma di esercizio dal 3 Aprile 2019

    Riduzione programma Linee Circumvesuviana Riprende la protesta del rifiuto del lavoro straordinario da parte degli operatori di stazione, nonostante una ipotesi di accordo che prevedeva un aumento di 250 euro.Pertanto da inizio servizio del 3 Aprile 2019 e fino a nuovo avviso, è sospeso il servizio ferroviario sulle seguenti tratte: Sarno – PoggiomarinoTorre Annunziata – Poggiomarino (via Scafati) Pomigliano – Acerra Napoli – San Giorgio a Cremano (via Centro Direzionale). Sulle tratte Poggiomarino/Torre Annunziata e Poggiomarino/Sarno saranno istituiti servizi sostitutivi con autobus della ditta AM “Autoservizi Meridionali”. Per la tratta Pomigliano D’Arco/Acerra il servizio navetta sarà operato con autobus EAV. Sulla linea Napoli – San Giorgio via C. Direzionale non è previsto servizio sostitutivo. Tutti i treni per Poggiomarino (Via Scafati) limiteranno la corsa a Torre Annunziata.Tutti i treni per Sarno (Via Ottaviano) limiteranno la corsa a Poggiomarino.Tutti i treni per Acerra limiteranno la corsa a Pomigliano d’ Arco. Per punti di fermata visita il sito: http://www.eavsrl.it/…/linee-vesuviane-percorsi-bus-navetta… Ci scusiamo per il disagio. Fonte Eav Consigliamo l’uso dei gruppi segnalazioni telegram by spotted vesuviana per maggiori informazioni

  • Risultati del sondaggio stazioni pericolose

    Introduzione – Commento del sondaggio sulle stazioni pericolose della Circumvesuviana Stazioni abbandonate, sporcizia, panchine arrugginite, rifiuti. Molte stazioni della vesuviana, soprattutto quelle caratterizzate da una affluenza minima, purtroppo, si trovano in condizioni degradanti, diventando un vero e proprio arcipelago di delinquenza e degrado. Stazioni più “pericolose” Gli esempi sono evidenti: santa Maria del pozzo, moregine, Ponticelli, Striano, solo per citare quelle emerse da un nostro recente sondaggio. Altre ancora versano in uno stato agghiacciante, scoraggiando molti cittadini dall’utilizzare il nostro treno preferito. Tuttavia, i tempi della semplice ironia volgono al termine: urge agire. I recenti avvenimenti di San Giorgio a Cremano ci dicono che la capillarità della vesuviana sul territorio è un’arma a doppio taglio, se le stazioni vengono lasciate a se stesse. Non si può accettare questo stato delle cose. Rivendichiamo la vesuviana come bene e servizio pubblico, e come tale necessita di uno sforzo costante affinché ne venga garantita non solo la mera funzionalità ma anche il decoro e la sicurezza.Le soluzioni sono molteplici, dal battere a fondo sull’educazione civica nelle scuole, formando futuri bravi cittadini, all’utilizzo di risorse economiche per garantire pulizia e controlli, ossia l’effettività della presenza fisica del soggetto pubblico. Sarebbe ingeneroso non riconoscere i tanti sforzi fatti da eav in questa direzione, ma non basta. Inoltre, ciò non deve deresponsabilizzarci: il primo passo tocca a noi utenti, e spotted sarà al vostro fianco nel creare un forum di riflessioni e una rete informazioni per cercare, insieme, di rendere più “nostra” la cara vecchia vesuviana!

  • Treno circumvesuviana

    L’amore ai tempi di spotted

    Immaginate un mondo senza Internet. Un mondo senza email, senza social networks, senza Amazon. Tutte le cose che oggi ci sembrano semplicissime, come ad esempio prenotare un volo o una camera di hotel, dovrebbero essere svolte di persona o per telefono. Immaginare un mondo senza internet, insomma, significherebbe tornare indietro di trent’anni.

  • Evento spotted scavi ercolano

    Evento – Scavi di Ercolano

    Amanti dell’arte, dell’archeologia e delle passeggiate in compagnia, sapete che gran parte dei luoghi di interesse culturale della Campania è raggiungibile con i mezzi pubblici? Spotted ‘Vesuviana vi invita a passare una giornata in piacevole compagnia in occasione dell’iniziativa la Domenica al museo del MIBACT. La prima tappa sarà il parco archeologico di Ercolano, facilmente raggiungibile con il nostro treno preferito.Appuntamento domenica 3 marzo presso la stazione di Ercolano scavi alle ore 10:30 per recarci insieme al parco archeologico. Come previsto dall’iniziativa, l’ingresso al sito è gratuito. Nota Bene: Questa campagna di sensibilizzazione non garantisce la presenza di materiale rotabile, ma incentiva l’uso dei mezzi pubblici per passare una giornata all’insegna dell’arte e in buona compagnia.

  • Portici bellavista circumvesuviana

    Bellavista – Portici Bellavista

    Ci eravamo lasciati a Cavalli di Bronzo, con i suoi inaspettati rimandi russi e la sua galleria pronta ad inghiottirci per portarci alla successiva fermata: Portici Bellavista. Alla fermata, la stazione è pronta ad accoglierci con il trucco appena rifatto, dato che si è appena conclusa una corposa opera di restyling la quale, oltre alle significative misure di manutenzione straordinaria, ha previsto anche una nuova linea estetica grazie al coinvolgimento di Inward, l’Osservatorio sulla Creatività Urbana,[1] e alla mano (e al talento) di Mattia Campo dell’Orto. [2] L’obiettivo Obiettivo del restyling è ovviamente quello di riportare in auge la stazione storica di una città di capitale importanza nello sviluppo del sistema ferroviario italiano, attraverso uno strumento estremamente moderno e potente quale la street art e una rilettura in chiave simbolica degli elementi portanti della lunga epopea del treno: il viaggio e la fortuna. Il Viaggiatore che non ha mai visitato Portici dovrebbe a questo punto risalire sul piano stradale, fare alcuni passi verso via Diaz e fermarsi all’incrocio, guardare a sinistra e poi a destra e, infine, capirebbe. Capirebbe la bellezza senza tempo di una piccola terrazza sul golfo, sovrastatata da quel piccolo gigante del Vesuvio, talmente vicino che sembra quasi possibilie toccarlo o contargli gli alberi. Verso il mare Oppure, verso sera, scendere verso il Granatello, il nostro storico porticciolo settecentesco, prendersi una birra tra i tanti locali della zona e camminare sulla strada superiore verso il faro, ammirando il tramonto sulle luci di Napoli, Sorrento in lontananza e Capri e Ischia, e a far da testimone l’onniprosente Vesuvio che svetta sulla villa d’Elbouef. Oppure, verso sera, scendere verso il Granatello, il nostro storico porticciolo settecentesco, prendersi una birra tra i tanti locali della zona e camminare sulla strada superiore verso il faro, ammirando il tramonto sulle luci di Napoli, Sorrento in lontananza e Capri e Ischia, e a far da testimone l’onniprosente Vesuvio che svetta sulla villa d’Elbouef. La storia della ferrovia Ma Portici non è solo panorami e passeggiate, tra saliscendi che farebbero la gioia dei ciclisti, ma anche storia, cultura e tradizione. Nella storia della circumvesuviana Portici ha senz’altro un posto di fondamentale importanza, dal momento che è proprio qui che l’ormai secolare opera ferroviaria italiana prese avvio con la celebre tratta Napoli-Portici del 1839. Si trattò di un’opera rivoluzionaria, voluta in primis per rendere più agevole il trasferimento del sovrano Ferdinando II e della corte tra le rispettive residenze estive e la capitale (cosa sarebbe l’umanità senza la pigrizia?), intuendo al tempo stesso le potenzialità delle strade ferrate. Quel passato è custodito dal Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa,[3] i cui padiglioni, tra i molteplici frammenti del nostro passato ferroviario, ospitano una ricostruzione storica del primo convoglio della Napoli-Portici nonché la carrozza-salone del treno dei Savoia. Ma il glorioso passato di Portici è evidente anche grazie alla sua Reggia, che ora ospita la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il Bosco Reale e il giardino botanico, nonché la villa d’Elbouef (ora sotto restauro) le numerose ville del Miglio d’Oro, come Villa Savonarola, Villa Fernandes o Palazzo Mascabruno, al cui interno contiene il Galoppatoio Reale, primo esempio di galoppatoio al coperto in Europa (il secondo è a Vienna). Il feudo Ma andando indietro nel tempo, come non evidenziare che nel 1699 i cittadini di Portici, insieme ad esempio unico nell’Italia meridionale di emancipazione dal vincolo feudale.[4]Oppure, il ruolo di Portici nella parentesi della Repubblica napoletana un secolo dopo quando, il 13 giugno 1799, le truppe realiste riuscivano ad impadronirsi del forte del Granatello per poi preparasi all’attacco decisivo verso Napoli.[5] Tra le varie leggende popolari, tra l’altro, si dice che i morti della battaglia infestino ancora molti dei palazzi e ville, come Villa Aversa, Palazzo Lauro Lancellotti o Villa Maltese.[6] A proposito di tradizioni, invece, spicca la devozione per il patrono della città, San Ciro, festeggiato in due occasioni, ossia il 31 gennaio e la prima domenica di maggio, occasione quest’ultima in cui si tiene una solenne processione e la statua del santo viene portata a spalla per le strade della città da decine di portantini e dalle varie Arciconfraternite religiose, tra drappi e stendardi. Riflessione Insomma, Portici è un luogo ricco di importantissimi riferimenti culturali, centrali nello sviluppo della nostra storia e identità napoletana, che aspettano solo di essere visitati. [1] Interessante la stesura della mappa del writing a Napoli: http://www.inward.it/attivita/mappa-del-writing-a-napoli. [2] http://www.inward.it/attivita/lopera-di-mattia-campo-dallorto-a-portici [3] http://www.museopietrarsa.it/ [4] Vorrei ringraziare lo studioso, nonché amico, Gianluca Mazzei per la sua inestimabile opera divulgativa. [5] https://cronologia.leonardo.it/storia/a1799h.htm [6] http://www.lospeakerscorner.eu/i-fantasmi-di-portici/